Con questo è ufficiale: ho passato il punto del non ritorno!
Non che non fosse già palese, però devo ammettere che questo sogno mi ha lasciato un pò scossa…
"Sono in una stanza con molte ragazze, non ho idea di che posto sia, solo che io sono Kanda e che c’è anche Lavi, e probabilmente Allen e Lenalee. Mi stavo guardando intorno, facevo delle domande ad una ragazza, quando ne sbuca una in un abito turchese dalla porta in fondo la sala. Mi guarda, uno sguardo cattivo, come se le seccasse che fossi ancora lì. E’ bionda, occhi chiari, sulla trentina, forse di più ad occhio, i capelli raccolti dietro la nuca in una coda bassa.
Io la fisso, e lei ride sgarbatamente, con astio.
– Ancora qui, Esorcista?
La scruto, e i miei occhi si allargano per lo stupore mentre realizzo la gravità della situazione.
– Sei un Akuma! – ride di me…
– Oh, ci sei arrivato, Esorcista!
Mi fa sentire davvero stupido, e la cosa mi fa ribollire il sangue: porto la mano a cercare Mugen, e ricordo di averla lasciata all’ingresso per non spaventare la gente della casa. Dannazione.
L’Akuma ride ancora, e si prepara ad avventarsi su di me.
– State indietro! Non ho la mia Innocence! – agito le braccia per far capire alle ragazze presenti di allontanarsi dalla donna in blu. – Non ho la mia Innocence! E’ un Akuma, state dietro di me!
Certo che fare da scudo, disarmato, non è decisamente la mia aspirazione…….. Maledizione! L’Akuma mi si scaglia contro, ma una delle ragazze era rimasta nel corridoio dietro di lui, e mi lancia la spada!
– Mugen! – la estraggo immediatamente, attivandola, pronto all’impatto, il fodero lasciato cadere in terra, correndo verso il nemico, ma la donna mi evita fuggendo nella stanza adiacente! Le ragazze si radunano dal lato opposto della stanza, ed io mi avvicino al muro che fa angolo con quella successiva, ascoltando. Niente.
Allora avanzo quanto basta per sporgere solo il braccio con Mugen ed affacciarmi appena, ma sento qualcosa colpire violentemente la spada, mandandomi a cadere all’indietro! Stordito, seduto scompostamente in terra, brandisco Mugen davanti a me a difesa, aspettandomi l’Akuma addosso da un attimo all’altro. Maledizione a me, cerco di rialzarmi e finisco in ginocchio, tenendomi con una mano la testa, con l’altra puntando Mugen davanti a me. E cosa posso mai dire in una cazzo di situazione del genere? Di cosa mi posso preoccupare?
– LAVI!!! – chiamo a gran voce. – LAVI!!! – come a volermi sincerare che stesse bene, come se lui fosse dal lato dove era scappato l’Akuma… Poi non so, ho la sensazione che invece arrivi accanto a me da dietro, dall’altro lato della casa, e la cosa mi rassicura."
Quindi suona la sveglia…